"Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo: il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con l'ingratitudine."
San Giovanni Bosco
EGOISMO "Per egoismo si intende un insieme di atteggiamenti e comportamenti finalizzati unicamente, o in maniera molto spiccata, al conseguimento dell'interesse del soggetto che ne è autore, il quale persegue i suoi fini anche a costo di danneggiare, o comunque limitare, gli interessi del prossimo. "
La definizione è particolarmente indicata per tutti quelli che mettono i bastoni fra le ruote al prossimo in ogni occasione possibile, per evitarne un eventuale successo che poi sarebbe di tutti, zappando il proprio piccolo orticello da soli, come gli hobbit della contea...
"...Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
Chi vuole l'aumento, chi gioca a Sanremo
Chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno
Chi ama la zia, chi va a Porta Pia
Chi trova scontato, chi come ha trovato
Na na na na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu ..."
Sinceramente, non è più una cosa divertente, se non ci crede nessuno, non si può fare nulla. Un altro anno buttato ...
Lo sport di squadra è:
"Συνδιαμαχομαι: combattere insieme fino in fondo."
Platone
Un aneddoto tratto da racconti dell'esercito:
"Il mio amico non è tornato dal campo di battaglia, signore.
Le chiedo permesso per andare a cercarlo" disse un soldato al suo tenente. "Permesso negato!!", replicò l'ufficiale, "non voglio che lei rischi la sua vita per un uomo che probabilmente è già morto". Il soldato, senza prestare attenzione al divieto, se ne andò e un'ora dopo ritornò ferito mortalmente, trasportando il cadavere dell'amico. L'ufficiale era furioso: "Le avevo detto che ormai era morto! Mi dica se valeva la pena andare fin là per recuperare un cadavere!?!" Il soldato con fatica rispose: "Certo, Signore! Quando l'ho trovato era ancora vivo e ha potuto dirmi: Ero sicuro che saresti venuto!"
Vale, ovviamente in altri termini, anche nello sport. Sacrificio, abnegazione e legame con le compagne nella buona e nella cattiva sorte. Quello che forse è mancato in diverse occasioni in questa
stagione. Peccato, abbiamo buttato alle ortiche una stagione irripetibile.
SE TI PRENDI UN IMPEGNO, LO PORTI AVANTI NONOSTANTE TUTTO.
SE TI PRENDI UN IMPEGNO CHE TI COINVOLGE CON PIÙ PERSONE, LO PORTI AVANTI NEL
RISPETTO TUO E DEGLI ALTRI.
SE NON HAI INTENZIONE DI PARTECIPARE O SAI DI NON POTERLO FARE, NON TI PRENDI UN
IMPEGNO.
CHE DELUSIONE.
Torino 20 dicembre 2015
"...C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle..."
Da "C'è Tempo" di Ivano Fossati
C'è poco da aggiungere, si vede che aver dato tanto alla squadra in termini di allenamenti e partite meritava proprio un bel premio a fine stagione: nessuna medaglia, nessun trofeo da mettere in bacheca, ma neanche poi due parole di conforto o di circostanza. Qualsiasi considerazione ulteriore è inutile. Tornerò più forte di prima, buone vacanze a chi se le è meritate!
Ciao Giulia,
eccomi qua anche quest’anno a commentare la stagione che è appena finita. Anche quest’anno ti sei impegnata con anima e corpo finendo a mani vuote, più o meno per i soliti motivi di sempre. Non c'è niente di più irritante della delusione, soprattutto quando si verifica per motivi indipendenti dalla nostra volontà. Tutti gli esseri umani hanno avuto una delusione, la vita è fatta anche di insuccessi. Nello sport si vince, si perde, un giorno si è felici per una vittoria, un altro si è talmente delusi da voler smettere quel giorno stesso. Non bisogna esaltarsi nei giorni felici e tanto meno affliggersi nei giorni tristi. In parole semplici, ti va tutto storto? Scala una marcia e dacci dentro! L’illusione, in parte dovuta anche alla mia errata interpretazione delle intenzioni, di ottenere un premio per la dedizione e l’impegno è naufragata in un laconico silenzio di chi ci sta intorno, con la scoperta giorno dopo giorno che i giochi sono già fatti, senza mettere alla prova il tuo lavoro e le tue qualità. La naturale reazione è essere arrabbiati, aver poca voglia di parlare con la delusione che ti assale in modo tale da voler smettere all'istante. Vuoi un consiglio da chi ti vuol bene? Lascia passare la nottata, come dicono a Napoli, e poi il giorno dopo presentati in palestra più agguerrita di prima, impara dagli errori commessi e lavora su quelli. Chi la dura, la vince. Più ti spingono sott'acqua per farti affogare più risalirai con forza. Nello sport vincere ed avere risultati non è sempre ciò che conta, lo sport è uno stile di vita e ti insegna come affrontarla al meglio.
Con immenso amore, papà.
Qualche folletto deve avere scoperto i sogni di Giulia e sta adoperandosi alacremente per trasformarli in un mucchietto di carta straccia: a soli 17 anni e con un anno di giovanili ancora a disposizione, viene considerata ormai "vecchia" e quindi, secondo questa soggettiva interpretazione, non può più crescere tecnicamente, atleticamente e agonisticamente e viene accantonata senza essere mai stata neppure una volta visionata per tre anni; questo giudizio infatti nasce esclusivamente sulla carta d'identità e non sul campo. Non mi risulta che nel nostro sport, a differenza di altre discipline ben più a breve durata agonistica (ginnastica ritmica, pattinaggio su ghiaccio, nuoto, ecc...) non si possa progredire nel tempo e giocare per molti, molti anni a buoni livelli. Credo ci sia qualcosa di sbagliato nello scoraggiare una giovane atleta in questo modo e a difesa della mia argomentazione porto il bilancio della stagione appena trascorsa nella propria squadra. Una stagione vissuta da protagonista in campo: due campionati disputati (Seconda Divisione FIPAV e Under 18 UISP), 42 partite giocate su un totale di 45 ufficiali senza contare le amichevoli, due sole assenze per turn over e una per infortunio; oltre 100 allenamenti e una percentuale di presenze in palestra oltre il 90%. Tanti punti portati a casa in ogni gara, al servizio e in attacco, consapevole però che bisogna recuperare ancora più palloni in ricezione e nelle coperture difensive. Sono i numeri di una stagione iniziata a fine agosto scorso, lunga, faticosa, ma molto positiva. Tante soddisfazioni, qualche dispiacere, e un costante miglioramento tecnico per lei e anche per molte sue compagne di squadra, analogamente "accantonate" per precoce vecchiaia. Il tutto "condito" anche da una promozione scolastica a pieni voti, nonostante il grande impegno per la squadra. Sono certo che non ha meritato l'indifferenza riservata a lei, alle sue compagne, e anche a noi genitori. Sono convinto che in cuor suo si aspettava invece una sorpresa in positivo, un segnale per l'impegno profuso, qualcosa che fosse un premio per la sua stagione. Spero con tutto il cuore che riesca a scegliere la strada migliore per lei, fossi stato io l'avrei già fatto ma non ho la sua giovane età e il suo cuore aperto verso gli altri. Brava Giulia!
Non senza rammarico.
Piero Liberti
"Ci sono delusioni che pesano sul cuore come macigni, andare avanti diventa difficile. Ma bisogna ricordare sempre che, qualunque cosa accada potranno frantumare un sogno ma non la nostra
capacità di rialzarci e credere che meritiamo molto di più".
Dai ragazze, i campionati nazionali ce li siamo guadagnati sul campo con una grande stagione agonistica. E' stata una bellissima esperienza per tutte: un nono posto ottenuto senza magheggi (atlete di serie C e D nei roster di molte formazioni avversarie) e con una squadra un po' rimaneggiata e senza possibilità di far rifiatare palleggio e bande: grazie a tutte le compagne, al coach e ai nostri genitori che ci hanno accompagnato e coccolato anche in questa manifestazione!
Quest'anno abbiamo raggiunto un primo grande obiettivo: i Play Off scudetto UNDER 18 nel Campionato UISP Piemonte!!! Un secondo posto fantastico con ben 12 vittorie nella Regular Season, imbattute tra le mura amiche e soltanto 2 sconfitte (esterne). Forza ragazze, proviamo, con il sacrificio di tutte, ad esserci alla Final Four!!!
Un gruppo di ragazze alla ricerca di una crescita sia tecnica che agonistica: l'obiettivo che ci siamo date è stato dimostrare il nostro valore in entrambi i campionati che
abbiamo affrontato in questa stagione agonistica, Seconda Divisione FIPAV e Under 18 UISP. Una stagione da protagoniste per crescere e migliorare; dobbiamo
impegnarci per vivere il nostro sogno e dimostrare il nostro valore nella nostra Società sportiva. Per chi volesse assistere alle nostre partite, il nostro campo di gara per entrambe le
categorie è situato in Via Ventimiglia 136 presso la palestra della S.M. Peyron (fronte PalaVela). Forza ragazze, mettiamoci in gioco e soprattutto, divertiamoci! Play Off Under 18
e Finali Nazionali UISP a Rimini? Obiettivo raggiunto. Dai ragazze, abbiamo combattuto fino alla fine e questo è quello che conta!!! Per finire, piccola intervista a un nostro appassionato
tifoso che ci segue fin dalla capitale: Fabrizio, che ne dici di questa stagione?
"La squadra ha raggiunto un ottimo risultato tecnico e sportivo in questa stagione, ponendosi al centro dell'attenzione sia sui social network sia su numerosi
siti sportivi; tra i punti di forza del team ci sono stati un roster talentuoso, giovane e molto caratterizzato e poi la vera miscela "esplosiva": tutte le atlete hanno costituito un gruppo di
ragazze considerate un po' "losers" nel contesto generale. Questa condizione le ha spinte a dare il massimo e a tirare fuori la grinta nascosta in ognuna di loro. Brave! Per me e per i vostri
tifosi, siete state fantastiche"!
12 novembre 2011, una giornata terribile: durante il 5° set contro il Porte di Pinerolo, in fase di appoggio del piede dopo un salto a muro!!! Mi ritrovo per terra con un dolore terribile al piede e tanta voglia di piangere. Ghiaccio, una corsa al CTO e la diagnosi tanto temuta: frattura al 5° metatarso e gesso per 4 settimane! Per consolarmi un po', ecco lo scambio su FB tra mio papà e Andrea "Spike It" Lucchetta, la sera stessa:
Sei sempre il più grande.
Ciao
Piero
Piero
Dille che nel lontano 1988 Mi sono fratturato il 5° metatarso ed ho saltato le Olimpiadi di Seoul a 10 giorni dalla partenza...Meglio ora che in futuro quando vestirà
la maglia azzurra...sognando il tricolore...con il cuore che batte e batterà forte d'emozione ora come allora e come nel domani che verrà.
In bocca al lupo e tanta propriaccettività...
Spike it
Genitori e figli 2012, che divertimento in campo, ma come abbiamo fatto a perdere 3 a 0 con i vecchioni?
24/01/2013 Under18 UISP, la più brutta pagina della mia pallavolo: strattonata per la maglietta e infine spinta via con una manata al petto a fine gara da una giocatrice avversaria. Un
pubblico irritabile, due "fenomeni" che, dopo averci preso in giro per tutta la gara, al termine sputano anche
sulle macchine dei nostri genitori all'uscita dalla palestra e mio padre che si interpone tra le due fazioni e divide i contendenti (cosa da non credere, vista la sua calma abituale).
Il tutto condito da un arbitro che pur essendo presente al fatto sceglie la strada del "non vedo, non sento, non parlo" e non scrive un bel nulla sul rapporto di gara.
Per fortuna cose del genere capitano di rado nel nostro sport e sono di certo molto più frequenti sui campi di calcio che nelle palestre.
Volley Camp 2013: una giornata da ricordare con la "Picci" Nazionale a Marina di Massa!!!
Anche in questa edizione il Jam Camp è stato scelto da Kinder + Sport e da Lega Pallavolo Serie A Femminile come proprio Camp estivo ufficiale. Infatti, all’interno della settimana di Marina di Massa 16-22 giugno, il Jam Camp ha ospitato il Lega Volley Official Camp, garantendo ai partecipanti esclusivi privilegi come l’indimenticabile esperienza di giocare sul taraflex rosa della finale Scudetto 2013.
E il Salus
Torino è servito di una bella diffida per la faziosità dei suoi tifosi al seguito. Di contro un bravo a tutti i sostenitori del 2D Lingotto Rossa per aver resistito a un "tifo" così poco sportivo
e aver sostenuto noi ragazze fino alla fine con fair play.
Anche il Pino
ha subito due diffide ma, conoscendo i tifosi del Salus, potrebbero anche essere caduti nell'errore di mettersi a tu per tu con certi "sapienti" del volley.
L'ultima ruota del carro era una quinta ruota che si teneva di riserva come pezzo di ricambio per i trasferimenti particolarmente lunghi. Dato lo scarso tasso di emergenze cui un carro era suscettibile, a questa ruota si dedicava un'attenzione men che minima.